In Torino il lavoro dei rider del food delivery è, da un lato, fortemente incrementato dopo la ristrutturazione del settore ristorativo a seguito della pandemia Covid19, dall’altro (come rivelato dai sindacati) nel contesto torinese si registra una significativa etnicizzazione del servizio (soprattutto per alcune piattaforme) svolto in particolare da giovani adulti provenienti da Pakistan, Marocco e da diversi stati dell’Africa Subsahariana, i quali vivono prevalentemente nei quartieri periferici di Torino Nord.
Con il progetto Ciclofficina Rider, finanziato grazie ai fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese, viene allestito un punto di assistenza mobile per i lavoratori del food delivery di origine straniera che sia luogo riconosciuto di pronto intervento per manutenzioni ciclistiche e orientamento / informazione sia sui temi della sicurezza stradale dei lavoratori (attività sviluppata dal partner Associazione Bike Pride) sia di orientamento generale ai servizi socio-educativi-assistenziali-legali per migranti attivi in città.
Lo sportello mobile è presente in diversi spazi pubblici collocati in posizione strategica rispetto ai passaggi quotidiani dei rider tra i quartieri di residenza (la periferia nord di Torino) e quelli di lavoro (il centro cittadino), con due uscite settimanali in orario preserale (quindi prima dell’inizio dei turni di lavoro serali).
I ciclomeccanici assistono i riders nelle riparazioni / manutenzione di base (regolazione di freni e luci, gonfiaggio pneumatici, sostituzione camere d’aria, lubrificazione delle catene, etc) delle biciclette e metteranno a disposizione gratuitamente le più comuni parti di ricambio (utensileria, camere d’aria). Per lavori maggiormente impegnativi e strutturali i riders vengono indirizzati verso ciclofficine professionali del territorio.
I mediatori saranno presenti con il compito di raccogliere i bisogni tra gli utenti e indirizzare verso i servizi per migranti offerti dalla Città ed enti del terzo settore (a titolo di esempio, sportelli lavorativi – CAF, servizi abitativi, sanitari, formativi, giuridici, burocratici, etc…).
Considerato l’alta esposizione di questa categoria di lavoratori ai rischi della strada, il servizio sarà inoltre punto di formazione e distribuzione gratuita di attrezzature di base (luci, catarifrangenti) per la sicurezza stradale dei rider, attività che sarà gestita dal partner Associazione Bike Pride con momenti di formazione dei riders svolti in occasione delle uscite della ciclofficina mobile.